1a Edizione del Premio “L’identità del Cilento” – Opere premiate

Il Premio “L’identità del Cilento” è stato un’occasione per invitare i giovani cilentani a riflettere sul loro legame con il territorio, la sua storia e le tradizioni, approfondendo il patrimonio culturale, gli elementi identitari, le narrazioni e le espressioni emotive, nonché la creatività e l’estetica. L’obiettivo è stato quello di incoraggiarli a valorizzare le tradizioni locali e le ricchezze storiche, artistiche e culturali della loro terra. I concorrenti, organizzati in fasce d’età (11-14, 15-18, 19-27 anni), hanno gareggiato in categorie quali narrativa, poesia, fotografia, e video documentaristici.

Le giurie, costituite da esperti in vari campi, hanno adottato criteri di valutazione focalizzati su innovazione narrativa, espressività emotiva, precisione tecnica e impatto estetico. Con il Premio “L’identità del Cilento”, si è cercato di rafforzare la conservazione delle tradizioni e di promuovere una comprensione più profonda dei valori identitari tra i giovani. Il Comitato Organizzativo ha giocato un ruolo fondamentale nel garantire un processo equo e trasparente, sottolineando come il premio abbia rafforzato l’apprezzamento dei giovani per le loro radici culturali.

Di seguito le opere premiate con le relative menzioni di merito.

“Il Fiume Mingardo” di Joao Vitor Felix Carelli

Primo Premio sez. Poesia fascia A (11-14 anni)

Il linguaggio semplice, eppure attento, le sonorità lente e impetuose  che ripropongono il fluire della natura del fiume, l’uso delle immagini che accompagnano il testo poetico  sono gli elementi significanti e sostanziali che hanno convinto la Giuria a dare a questa poesia il primo premio.

“U viddicu ru munn” di Lucia Grazia, Francesca Sacco, Antonio Rizzo, Chiara Volpe

Primo Premio sez. Poesia fascia B (15-18 anni)

La scelta  del dialetto come linguaggio poetico unito al senso identitario dato al testo che si cala nella realtà locale pur richiamando l’uomo al senso del “SÉ”, sono gli elementi significanti che hanno fatto assegnare il primo premio a questa poesia.

“La Lavanda del Bulgheria” di Tiago Xavier Carelli

Menzione di merito sez. Poesia

La poesia consegue una menzione di merito perché, scritta con linguaggio sereno e semplice, propone una visione di uno dei segni caratterizzanti il territorio, la lavanda, e ne fa un suo elemento distintivo.

“Lontano Cilento Oh mio lontano Cilento” di Alessandra Pia Merola

Menzione di merito sez. Poesia

Il tema dell’allontanamento migratorio, il ricordo e gli imput identitari trasmesso attraverso il cibo, le chiacchiere, la memoria degli antichi mestieri, la coscienza del “cupio dissolvi” che vive questa terra caratterizzano questa poesia e ne fanno elementi di menzione speciale.

“Terradura” di Giuseppe Cammarano

Primo Premio ex Aequo sez. Poesia

Poetica della terra che, pur accogliendo i suoi figli, si è per secoli negata con l’essere parca di doni e pretensiosa di lavoro, stanchezza e lotta per la sopravvivenza. Canto di un tempo, questo, lontano e la coscienza dell’indeterminazione, che ora la definisce, propongono questa poesia per il primo premio.

“Sguardo Lontano” di Domitilla De Gironimo

Primo Premio ex Aequo

Essere vissuto altrove con una terra–radice conosciuta dai racconti di chi ha l’ha lasciata. Il tentativo di appropriarsi del sentimento di una appartenenza e di una identità sfuggente eppure presente aiutata da fuggevoli presenze, sono il tema di questa poesia che, unita al linguaggio curato e ben modulato, convincono la giuria a darle il primo premio.

“Superstizione e Malocchio nel Cilento” di Julienne Squillaro

Primo Premio sez. Prosa

La motivazione del primo premio a questo lavoro   è il valore dell’analisi di uno dei caratteri ancora fortemente significante  che tratteggia un elemento identitario delle terre cilentane e  le cui origini affondano nella notte dei tempi. Il linguaggio si propone asciutto e lineare.

Il riutilizzo del modello: sul Palinurusepisode nell’Antipurgatorio” di Marco Angelo Pio Sozzo

Menzione di Merito sez. Prosa

Questo lavoro si propone come un accademico testo di analisi di un tema caro alla letteratura italiana di tutti i tempi che, pur non centrando appieno lo spirito del concorso, merita una menzione per l’accuratezza delle fonti e dei contenuti.

Maronna quanta bellezza” degli Alunni di tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado ad Indirizzo Musicale Gaetano Speranza, di Centola, Palinuro e Pisciotta.

Primo Premio sez. Audiovisivo fascia A

La presentazione dei disegni degli alunni è lo sfondo per parlare un linguaggio, definito “musica dell’universo”. Buona è la scelta di utilizzare immagini che si propongono una “sperimentazione” multimediale, per connetterle con la voce narrante anche attraverso espressioni dialettali. L’elaborato ha ricreato in tal modo un vissuto soggettivo dove si colloca un destino co-esistentivo che si confronta con la finitudine. Molti gli aspetti emozionali legati anche ai ricordi.

Viaggio a Celle di Bulgheria: patrimonio storico artistico e beni immateriali” degli Alunni delle classi 1C, 2C, 3C dell’Istituto Comprensivo di Torre Orsaia, Plesso di Celle di Bulgheria.

Menzione di merito sez. Audiovisivo fascia A

La scelta delle immagini risulta molto varia e riesce ad offrire una degna panoramica delle risorse storiche e urbanistiche del luogo. Interessante il focus sul senso di appartenenza e l’attenzione alle dinamiche di genesi delle comunità. Importante è il coinvolgimento dei giovani allievi nelle “interviste simulate”, che illustrano in particolare le tradizioni gastronomiche. La raccolta di foto del patrimonio materiale e immateriale centra certamente l’obiettivo identitario.

Un percorso tra storia cultura e tradizioni di San Mauro Cilento” di Antonietta Giusi Rascio.

Primo Premio sez. Audiovisivo fascia B

È di rilievo la presentazione delle risorse materiali e immateriali del territorio che richiamano ad un ethos del trascendimento. Le riprese risultano efficaci nell’evidenziare tanto le panoramiche quanto i dettagli dei soggetti rappresentati. I testi della voce narrante risultano interessanti e fluidi, creando un ottimo equilibrio tra la parte visuale e la musica di sottofondo. Si tratta di un lavoro che si presenta idoneo alla promozione e valorizzazione del territorio, per le forme espressive della tradizione con particolare interesse alla celebrazione della mascharàta.

Paesaggiando” degli allievi del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Vallo della Lucania, Emma Adinolfi, Alfonso Gerardo D’Auria, Anna Reda, Camilla Cammarota, Federica D’Amato, Lorenzo Guida, Francesco Di Blasi, Paolo Musto, Giovanni Pio Scarpitta, Benedetta Colacelli, Chiara Pia Cusati, Martina Castiglione, Giuseppina Caputo.

Menzione di merito sez. Audiovisivo

Le riprese col drone, associate al testo del parlato, creano una sequenza introduttiva e uno stacco successivo degni di nota. Il corpo centrale del video valorizza la tradizione della pastorizia, attraverso una visione attenta ad una identità comunitaria quale “luogo dell’anima”. Si tratta di un documento visuale che punta alla valorizzazione di una importante risorsa in chiave di sviluppo territoriale e tocca una problematica che sta a cuore a molti cilentani, quella dello spopolamento e della perdita di tradizioni.

Í meraviglie r’u Ciliendo” di Mattia Alario, Leonardo Aniello Greco, Giovanni Torrusio, Muzio Scevola, Marco Giannattasio, Aniello Giordano.

Menzione di merito sez. Audiovisivo

La scelta delle immagini e dei relativi soggetti, uniti agli effetti di transizione e alla parte audio-musicale, offrono una panoramica piacevole ed esauriente tanto delle risorse naturali e paesaggistiche quanto delle tradizioni gastronomiche locali. La presentazione di foto accattivanti si susseguono ad un ritmo che cattura l’attenzione. Lodevole è la forma narrativa utilizzata, che restituisce all’osservatore il senso immediato della partecipazione alla vita comunitaria in queste terre antiche.

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