Le antiche contrade di Centola: Contrada San Basilio in Grangelle (Rosario)
Questo rione, sicuramente il più antico di Centola, si sviluppa riguardo alla Piazza San Nicola e la chiesa Madre in direzione nord, nord-est e sud-est. E’ delimitato a sud da Via San Sebastiano, a sud – est da Via e Fondaco San Giocondo a est da Via Gelso e a nord-nord-est da Via Rosario, già via San Basilio in Grangelle (vedi mappa in figura 1).

In questa contrada insistono i quartieri di:
— Vallone o San Giocondo – Include l’area, dove ebbe origine Centola, con l’abitato delimitato da Via Gelso e Via San Sebastiano, con l’antica piazzetta di San Giocondo e Largo Sant’Antonio (fig. 2).
— San Basilio (Rosario) – Comprende l’agglomerato intorno alle Vie, Gelso, San Basilio (Rosario) e la Pergola. Si caratterizza per la storica piazzetta del Rosario, dove c’erano l’antica chiesa di San Basilio e la sovrastante torre campanaria edificata tra il X e il XII secolo, tuttora presente, anche se profondamente ristrutturata (figure 3 e 4).
— San Sebastiano – Ne fanno parte le abitazioni, tra le quali spiccano il palazzo Rinaldi e casa Cocozzelli con i loro antichi portali (figure 5, 6) che demarcano la lunga strada di San Sebastiano che partendo dalla Piazza Vecchia (oggi Piazza P. Imbriaco, già Piazza San Nicola), descrivendo un semicerchio intorno alla Piazza Nuova (oggi San Nicola), confluisce in quella che adesso è Via T. Tasso (Figure 7 e 8).
Prima che fosse aperta la strada rotabile Centola – Palinuro (1929) Via San Sebastiano era l’arteria principale che collegandosi con la strada comunale (una mulattiera) permetteva di raggiungere l’antica masseria fortificata di San Sergio, la Molpa e Palinuro.
RIFERIMENTI
- A. Capano,<Centola ed il suo catasto provvisorio: … >, Annali Cilentani, anno
- G. Cammarano, <Storia di Centola>, Vol. I, Centro Promozione Culturale Cilento, Acciaroli (SA) (1994).
- F. Barra, <Storia di un territorio, Palinuro, Molpa, San Severino, Foria, Centola>, il Terebinto Edizioni, Avellino (2017).
- Archivio di Stato di Salerno, Notaio Tommaso del Gaudio di Cuccaro. 1666, 25 febbraio. Platea, o rinnovo degli affitti nel feudo della Molpa, ed a Centola da parte di d. Domenico Pappacoda, marchese di Pisciotta e del detto feudo e signore della terra di Centola.
- M. Iannone, relazione al convegno,
“I Pappacoda, Principi di Centola, Marchesi di Pisciotta e Baroni di Cuccaro”, (organizzato dall’Associazione “Progetto Centola” (Lunedì 05 settembre 2016, c\o il “Museo Comunale delle Testimonianze e della Memoria”, via T. Tasso, Centola).
- E. Martuscelli, L. Martuscelli, F. Martuscelli, “La Cuginanza di Centola, 1940-1955“, Edito dall’Associazione Progetto Centola (1917).
- “Gli edifici storici del Comune di Centola”, AA. VV. curato da E. Martuscelli, edito dall’Associazione Progetto Centola, tipografia E. Albano, Napoli (2020).
Testo di Ezio Martuscelli
Estratto, con modifiche e foto aggiunte, dal libro “<Gli edifici storici del Comune di Centola>, AA. VV. curato da E. Martuscelli, edito dall’Associazione Progetto Centola, tipografia E. Albano, Napoli (2020). 23/ottobre/2020