Antiche contrade di Centola: Contrada Serra

La zona era chiamata “Contrada Sauci” per la massiccia presenza di piante di sambuco. Il rione, nato intorno al XII secolo, contempla gli edifici che delimitano la lunga strada, una volta chiamata Via del “Riscatto”, che partendo dalla Piazza generale Pietro Imbriaco (fino al 1918, Piazza San Nicola) termina nel piazzale del Padreterno dove si trova l’antica chiesetta della SS. Trinità (vedi mappa in figura 1).

In questo rione sono presenti antiche strutture d’interesse storico tra cui: i palazzi, Florio – Gambardella – D’Agostinis; Ciccarino – Speranza e Lupo (figura 2). La contrada “Serra” (il toponimo proviene dal latino e indica piccole montagne con crinale a sega) si sviluppa lungo una cresta rocciosa, a sud-ovest di Piazza Imbriaco, da cui era possibile tenere sotto osservazione la valle del fiume Lambro, da secoli un’antica via commerciale che dagli approdi di Palinuro permetteva lo spostamento di merci e persone verso l’interno e le città di Velia e Paestum e quindi la ricca Valle di Diano (figura 3).

Negli ultimi decenni (dal 1974) a sud della dorsale, in località “Donnania” è stata aperta una nuova strada, intitolata ad Alcide De Gasperi, il cui tracciato è all’incirca parallelo a quello di via Imbriaco. Questo evento ha favorito la costruzione di nuove case che hanno contribuito a popolare il Rione.La prima processione che vi passò fu quella di S. Apollonio, protettore di Centola.

L’evoluzione urbanistica del Rione Serra dagli anni ‘30 a oggi è evidenziata attraverso il confronto delle immagini esposte nelle figure 4 e 5.

Partendo, dalla Piazza, percorrendo Via P. Imbriaco, si arriva nel piccolo piazzale del Padreterno, con un panorama mozzafiato sulla valle del Lambro. In questo slargo si trova l’antica chiesetta della SS. Trinità, donata alla comunità dalla famiglia Lupo (all’incirca nel 1869) (figura 6).

La contrada Serra si caratterizzava, intorno agli anni “50, per la presenza di un numero rilevante di botteghe, esercizi commerciali, frantoi e altre attività artigianali, che si succedevano lungo il percorso della lunga strada che andava da piazza Imbriaco al Padreterno. Prima della seconda guerra c’erano anche due distinte farmacie. I fenomeni emigratori decretarono gradualmente la fine e il dissolvimento di questo interessante sistema integrato di attività. Una tipica bottega di alimentari era quella di Matteo Greco che come si evince dalla figura 7, era localizzata proprio all’inizio di via Imbriaco.

Fotografie di cortei nuziali e processioni riguardo a feste religiose sono riprodotte nelle figure 8 – 12. Da queste è possibile avere un’idea dei costumi e della configurazione, all’epoca, della lunga e importante strada intestata, dal 1918, al generale Pietro imbriaco.

Uno scorcio di Via P. Imbriaco, oggi, è mostrato nella figura 13.


RIFERIMENTI

  1. A. Capano,<Centola ed il suo catasto provvisorio: … >, Annali Cilentani, anno III- N.12, fasc. 14, Gennaio-Dicembre (1997).
  2. G. Cammarano, <Storia di Centola>, Vol. I, Centro Promozione Culturale Cilento, Acciaroli (SA) (1994).
  3. F. Barra, <Storia di un territorio, Palinuro, Molpa, San Severino, Foria, Centola>, il Terebinto Edizioni, Avellino (2017).
  4. M. Iannone, relazione al convegno,

I Pappacoda, Principi di Centola, Marchesi di Pisciotta e Baroni di Cuccaro”, (organizzato dall’Associazione “Progetto Centola” (Lunedì 05 settembre 2016, c\o il “Museo Comunale delle Testimonianze e della Memoria”, via T. Tasso, Centola).

  • A. Savastano, <Prefettura Seconda Serie- Centola; BB. 463-469, 1864-1930, Inventario>, ASS, MIBACT, tutor Anna Sole.
  • G. Cammarano, <Cento anni di vita cilentana nel diario di un prete> a cura di L. Rossi, Edizioni del CDPCC, Acciaroli, (2016).
  • E. Martuscelli, L. Martuscelli, F. Martuscelli, <La Cuginanza di Centola, 1940-1955>, Edito dall’Associazione Progetto Centola (1917).

TESTO DI EZIO MARTUSCELLI

Estratto, con modifiche e foto aggiunte, dal libro “Gli edifici storici del Comune di Centola“, AA. VV. curato da E. Martuscelli, edito dall’Associazione Progetto Centola, tipografia E. Albano, Napoli (2020). 27/novembre/2020

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *