Mostra fotografica e spazio espositivo sul Centenario dell’entrata in guerra dell’ Italia (Centola, 23 maggio 2015)
Ottima. Senza mezzi termini. Ottima la Mostra fotografica e funzionale il nuovo spazio espositivo, realizzati dall’Associazione Progetto Centola, presso il “Museo delle Testimonianze e della Memoria”, a Centola. Tecnicamente ineccepibile, chiara, ordinata, leggibile, con contenuti coinvolgenti i visitatori paesani ma anche i loro accompagnatori.
La Mostra, inaugurata il 23 maggio 2015, ha dato inizio a tre giorni di commemorazione del Centenario dell’evento bellico, in chiave localistica ma in chiara sintonia con le iniziative in tutto il Paese. La Mostra, in ideale continuazione con le iniziative del 3-4 novembre 2014 (vedi Hermes.Campania, num. 3/2014), è stata seguita da una Conferenza/Convegno che si è tenuta il giorno dopo, il “fatidico” 24 maggio, su “Maggio 1915 : radiose giornate?”, e infine – il 25 maggio – dall’ incontro/premiazione dei migliori elaborati realizzati dagli alunni dell’ Istituto Scolastico Comprensivo di Centola sulla Prima Guerra Mondiale.
La Mostra e gli eventi della tre giorni sono stati curati dalla Associazione Progetto Centola, in collaborazione con il Comune di Centola, l’Istituto Comprensivo Scolastico di Centola e l’Università di Salerno, con il patrocinio della Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Provincia di Salerno e del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano – Alburni.
Rammarico solo per la mancata cerimonia di deposizione di una corona al Monumento ai Caduti : sarebbe stato un momento corale e all’aperto, che avrebbe legato in modo simbolico ma concreto gli eventi di cento anni fa e di oggi e avrebbe, forse, coinvolto o almeno incuriosito anche qualcuno di quei giovani cui molti di queste iniziative si rivolgono – a loro insaputa..
La Mostra, dunque.
Definita dal Sindaco di Centola “Risultato modello”, ha inteso e intende rievocare il coinvolgimento dei soldati del Comune di Centola e delle loro famiglie nella tragedia dell’inizio del secolo scorso. La Mostra è frutto di una ricerca durata un anno, merito della costanza e della motivazione del Presidente dell’Associazione Progetto Centola, Ezio Martuscelli e dei Soci tutti.
In particolare, il Progetto espositivo, edito dall’Associazione “Progetto Centola”, è stato elaborato e curato da Ezio Martuscelli e Gino Bosi, con la collaborazione di Lello Riccio e il contribuito di Mariantonia Cammarano, Carmela Greco, Mauro Iorio , Maria Rosaria Lo Schiavo, Federica Martuscelli, Giovanni Profice e Paolino Vitolo.
La realizzazione della Mostra ha comportato la raccolta – veramente famiglia per famiglia – di fotografie dei ragazzi soldato di 100 anni fa, di attestati, croci al merito, lettere, diari di guerra, cimeli. La collaborazione di numerose famiglie nella ricerca di fotografie e cimeli dei propri parenti e nella loro messa a disposizione della Mostra e del Museo, non solo è stata – naturalmente – indispensabile, ma ha rappresentato un chiaro valore aggiunto per tutta l’iniziativa. Immaginare le famiglie dell’ intero Comune di Centola cercare nelle proprie case o chiedere a parenti spesso lontani, immagini remote, oggetti tornati urgenti dopo decenni, immagini reali e ricordi familiari. Queste stesse emozioni si sono ripetute all’ inaugurazione della Mostra, dove i più anziani, dopo aver ammirato le immagini, le lettere e i ricordi del proprio parente – nel puntuale allestimento curato dal pittore Gino Bosi – si spostavano verso gli altri pannelli e ricordavano quei visi di ventenni, che loro hanno conosciuto nell’ età più adulta. Ed era tutto un coro di : “Ma hai visto questo? Ti ricordi chi era? Ma questo con i baffetti non è il cugino di…, non è quello emigrato a…?”, e via dicendo. Ricomponendo, oggi, una struttura familiare e paesana di 100 anni fa. Spesso non limitata agli anni della Guerra, ma ripresa con immagini dei decenni successivi.
I visitatori più giovani, a loro volta, cercavano di ricostruire le filiere familiari legandole ai ricordi personali di 3 generazioni più tardi, ma soprattutto attraverso genitori e nonni, più vicini al mondo di eventi, affetti ricordi, mostrati e stimolati dalla Mostra.
E’ la conferma di quanto scrivevo lo scorso novembre : le iniziative dell’Associazione Progetto Centola consentono di passare dalla dimensione individuale, monofamiliare, dei ricordi e delle memorie, ad un approccio collettivo e comunitario.
Di sicuro altre Mostre seguiranno, con impostazione simile ma date e scenari diversi, perché, purtroppo, altre tragedie hanno segnato il Novecento, e la perseveranza dei responsabili del Progetto Centola non si fermerà certo al 1915.
Invitando chi può a visitare lo spazio espositivo, arricchito dalle immagini e i cimeli di questa Mostra, concludo citando il Diario di Guerra del Tenente Medico e l’ emozionante lettera di un padre alla ricerca del figlio soldato, di cui ha labili notizie evanescenti. Una lettera rispettosa, pudica, gonfia di dolore trattenuto a stento : si immaginano, 100 anni più tardi, le labbra serrate di questo padre, che si sforza di non piangere, almeno fino al termine della sua lettera.
E, infine, la frase del nipote di un soldato, in visita alla Mostra : “Mio nonno tornò, fortunatamente, ma non ha più sorriso”…
In sintonia totale con le finalità del Progetto Centola, questa Mostra rimarrà presso il Museo in modo permanente. Come la Memoria.
Andrea Luise